Domenica 4 Settembre
dalle ore 15:30 // Vallo della Rocca degli Alberi di Montagnana
E’ l’apice della festa, è la manifestazione che domina su tutte e con il suo nome, forte di tinte e suggestioni, richiama sentimenti e sensazioni mai sopite: è un appuntamento fisso per migliaia di turisti che ogni anno, nella prima domenica di settembre, giungono nella città murata unendosi ai Montagnanesi nella gioia della festa, calandosi nel vortice di suoni e colori di altri tempi.
Dieci fantini cavalcando a “pelo”, cioè senza sella, portano alla sfida i colori dei 10 Comuni; tra il verde del vallo medioevale e il rosso dei mattoni delle mura e dei castelli.
La sfida avviene, all’inizio, tra due gruppi di cinque cavalli ciascuno, sorteggiati nella cerimonia del Giuramento: solo i primi tre di ciascun gruppo si disputeranno il “PALIO” vero e proprio. Ciascun Comune accompagna il proprio fantino con una rappresentanza: dopo il gonfalone scortato dal Capitano e dagli armigeri, vengono le dame e i notabili del Comune e un gruppo caratteristico di figuranti; chiudono il corteo i tamburini e gli sbandieratori.
È una corsa difficilissima, in un percorso che ricorda il Circo Massimo romano: due rettilinei al limite dei quali vi sono due secche curve a “U”, dove l’abilità dei fantini è messa a dura prova. Nell’intervallo tra le prime due corse si svolge la “Gara dei Gonfaloni”: una corsa dei gonfalonieri dei 10 Comuni sullo stesso percorso dei cavalli. Una prova terribile, una fatica immane che vede gli uomini spingersi per circa 700 metri innalzando i gonfaloni come vele al vento. Ciascun Gonfalone misura cm. 80 per 1,60 metri, cui si deve aggiungere il peso dell’asta che lo sostiene. Subito dopo i gonfaloni e un breve spettacolo degli sbandieratori, entrano nuovamente in scena i cavalli nella più desiderata e spettacolare delle gare: la corsa del PALIO.
Sono sei i cavalli partecipanti, ai migliori di essi sono affidate tutte le speranze ed i propositi di un anno. La corsa parte, terribile e solenne come deve essere un avvenimento unico e decisivo. Tre giri del campo, sei curve risicando lo steccato e i termini. Una corsa con il cuore in gola, un attimo che dura un anno, la gara che proclamerà il vincitore e i vinti.
Al primo andrà il mantello scarlatto ornato dall’opera di un grande della pittura contemporanea, al secondo un gallo ed al terzo un melone.
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