Titolo: Palio in Arte
Artista: Vania Elettra Tam
Sede: Castel San Zeno – Sala Austriaca
Indirizzo: Piazza Trieste 15, 35044 Montagnana (PD)
Curatori: Andrea Malaman
Date: 11 agosto – 1 settembre 2019
Inaugurazione: domenica 11 agosto ore 11
Organizzazione: Associazione del Pailo dei 10 Comuni
Patrocinio: Comune di Montagnana
Info: www.amartevents.it – info@amartevents.it – Tel. 333 8289350
Orari: ven.16 – 19 | sab. dom. e festivi 10 – 12 / 16 – 19
Domenica 11 agosto inaugurerà la personale di Vania Elettra Tam a Castel San Zeno di Montagnana (PD), a cura di Andrea Malaman, che si concluderà il giorno in cui si correrà il “Palio dei 10 Comuni”. In mostra sarà presente l’opera realizzata appositamente dall’artista per l’occasione (che rimarrà inedita fino al giorno dell’inaugurazione della mostra) come premio per il vincitore della corsa dei cavalli. Si tratta di un incarico di grande prestigio, visto che nell’albo d’oro di coloro che hanno dipinto in passato il Palio figurano artisti del calibro di Pietro Annigoni, Aligi Sassu, Riccardo Licata, Augusto Murer, Giuseppe Santomaso, Tono Zancanaro… solo per citarne alcuni.
Nelle realizzazioni pittoriche di Vania Eletta Tam, l’ironia e la seduzione delle sceneggiature si sovrappongono ad una velata critica sociale, frutto di uno sguardo sempre lieve, divertito e surreale. Anche quest’opera, che costituirà il premio per il vincitore del Palio, non deroga dalla cifra stilistica dell’artista. Pertanto in questo dipinto, intitolato “ConTAMinAZIONE Vinciana in Palio”, Vania ha voluto accentuare gli aspetti anacronistico-surreali della sua ricerca, presenti anche nelle altre opere esposte nella sala Austriaca e realizzate in occasione del cinquecentesimo anniversario leonardesco. Dapprima, intimorita dall’improbo confronto, ha dunque compiuto opere che si richiamavano ai colori di un’ipotetica tavolozza rinascimentale, ma col tempo si è allontanata il più possibile da quel tipo di citazionismo, approdando ad una visione più contemporanea, dal sapore vagamente “pop”, dove le figure sono inserite in campiture geometriche di vari colori, quasi si trattasse dei modelli in carta utilizzati nelle sartorie per realizzare le creazioni di moda. Negli lavori più recenti, inoltre, ha ipotizzato che il grande genio, inventore e soprattutto anticipatore di progetti ormai entrati nell’uso comune, sia di fatto il “padre di tutte le invenzioni”.
Pertanto, ribaltando la realtà temporale, ha rintracciato in alcuni oggetti di uso quotidiano la matrice leonardesca attraverso sovrapposizioni anacronistiche e surreali.
Ad esempio l’uomo vitruviano è messo in parallelo con le forme della moka, così come lo spaccato del sistema circolatorio umano è posto a confronto con quello della caffettiera.
Oppure, ipotizzando di trovarci nello studio di Leonardo durante il backstage preparatorio per la realizzazione della Gioconda, ecco che la modella è circondata da uno staff comprendente un’anacronistica parrucchiera armata di asciugacapelli elettrico e un’improbabile aiutante occhialuta che, a sottolineare l’ambiguità di Monnalisa, la sta sbarbando.
Vania Elettra Tam – Cenni biografici
Dopo gli studi alla NABA e alla Scuola di Grafica Pubblicitaria del Castello Sforzesco di Milano, lavora come designer nel settore tessile comasco, ma poi lo abbandona per dedicarsi esclusivamente all’arte. La sua scelta viene presto premiata dal Comune di Como, che nel 2005 le organizza al Chiostrino di Sant’Eufemia la prima mostra personale. Numerose le mostre realizzate in seguito in Gallerie d’Arte e in luoghi istituzionali, tra le più importanti va ricordata la sua partecipazione alla 54° Biennale di Venezia – Padiglione Italia diffuso di Vittorio Sgarbi a Palazzo Te di Mantova. Sempre nel 2011 viene invitata da Edoardo di Mauro alla selezionatissima collettiva “Un’altra storia. Arte italiana dagli anni Ottanta agli anni Zero” a San Carpoforo a Milano. L’anno successivo le sue opere volano oltre oceano raggiungendo Cuba alla mostra “Perturbaciones” curata da Silvia Fabbri al Museo Nacinal de Bellas Artes a L’Habana. Nel 2013 Ferdinando Creta la invita come esponente della migliore arte al femminile a “Iside Contemporanea” al Museo Arcos di Benevento. Nel 2016 Franca Marri cura la sua personale “Kanon Regole Ferree” a Trieste, mostra presentata dal critico di fama internazionale Edward Lucie-Smith (noto per aver lavorato a fianco di Francis Bacon). Nel 2016 il Šibenik City Museum le dedica una personale come special guest dell’International Children’s Festival Croato. Nel 2017 al Palazzo della Ragione il Comune di Mantova realizza la sua antologica «conTAMinAzione» a cura di Carlo Micheli. L’edizione del 2017 di Nuvola Creativa Festival delle Arti, le riserva un’intera sala espositiva del MACRO Testaccio di Roma. Nel 2018 partecipa a “Leonardo da Vinci dall’Antico al Moderno” curato da Gian Ruggero Manzoni presso le Scuderie del Castello di Vigevano. Nel 2019 “ConTAMinAzione” viene presentata a Palazzo Ducale di Genova a cura di Virginia Monteverde. Sempre a cura della Monteverde partecipa a “Leonardesca” nelle prestigiose sedi del Museo di Sant’Agostino di Genova e del Castello dei Duchi di Pomerania di Stettino in Polonia. Viene inoltre selezionata da CAB (CairoAmmanBanK) Art Gallery per il 5° Symposium Internazionale ad Amman in Giordania. È stata incaricata da Andrea Malaman, curatore del “Palio in Arte”, di realizzare l’immagine ufficiale del “Palio dei 10 comuni 2019”, nell’occasione viene allestita una sua personale a Castel San Zeno di Montagnana (PD). Le sue opere fanno parte della collezione del Museo Parisi Valle di Maccagno (VA), del Museo di Palazzo Te di Mantova e della Direzione nazionale Cgil di Roma. La sua arte è stata esposta anche a Miami, San Diego, Praga, Londra e Lugano. Oltre alle persone già citate, del suo lavoro hanno scritto anche Ivan Quaroni, Igor Zanti, Alessandra Redaelli, Vincenzo Giulio Farachi, Claudio Rizzi, Carlo Ghielmetti, Sergio Gaddi… Vive e lavora a Milano.